Il 2 ottobre del 1956, Alexander Lowen fondò a New York l’International Institute for Bioenergetic Analysis (IIBA). Diede avvio alla terapia corporea e la sviluppò nei suoi libri, monografie, negli workshop, negli articoli e nelle relazioni. Diede inoltre sviluppo al lavoro sul corpo con quello sulla mente, agevolando le persone nel risolvere i propri disagi emotivi e comportamentali.
Parliamo di Analisi Bioenergetica
L’Analisi Bioenergetica è una tecnica psicoterapeutica che si basa su un modello teorico e d’intervento sul paziente di tipo psico-corporeo.
Padre fondatore dell’Analisi Bioenergetica, come detto, è stato Alexander Lowen, il quale, partendo dalle basi analitiche di Freud, elabora una teoria che supera la scissione mente-corpo per una visione unitaria dell’uomo in cui la psiche e il soma diventano le due facce di una stessa medaglia.
Lowen descrisse la persona in quanto Se’ corporeo, portando nel campo della psicoterapia una descrizione più ampia del corpo, che include la sua forma complessiva e l’espressione motoria. Giunse ad individuare come compito centrale della terapia il “vedere la persona” intendendo con questa affermazione il guardare letteralmente il corpo nella sua interezza fisica ed espressiva.
Relazione Corpo – Mente: Scopo Dell’analisi Bioenergetica
I principi e le pratiche della terapia bioenergetica si basano sull’identità funzionale della mente e del corpo. È importante guardare alla vita, alla salute, non vivendo la mente separata dal corpo. Sappiamo come le emozioni possano paralizzare o mettere in moto l’essere vivente.
Nelle nevrosi e nelle psicosi o anche in situazioni psicosomatiche l’impoverimento delle espressioni emotive giunge a disturbare la motilità spontanea. Nelle persone in queste condizioni si riscontrano una serie di blocchi a livello corporeo che impediscono alle emozioni e all’energia di fluire liberamente.
I BLOCCHI sono accumuli di energia vitale stagnante che si manifestano a livello fisico in contrazioni muscolari croniche e nello squilibrio della struttura ossea, a livello emotivo in paura, rabbia e chiusura in se’ stessi, a livello mentale in rigidezza e passività.
Scopo dell’Analisi Bioenergetica è quello di far superare i blocchi e quindi ristabilire un contatto immediato e un flusso delle proprie emozioni ed energie.
Quindi la tecnica psicoterapeutica dell’Analisi bioenergetica, utilizzando come strumenti di cura esercizi corporei specifici appositamente studiati per mettere l’individuo in condizioni di stress, determina l’emergere del vissuto emotivo, intrappolato nel movimento corporeo.
Perché dare attenzione al proprio corpo?
Vorrei proporre un semplice esperimento. Tendete la mano dritta davanti a voi, col braccio rilassato, e focalizzate l’attenzione sulla mano. Mantenetela così per circa un minuto, respirando tranquillamente. È possibile che sentiate la mano in modo diverso. Sarà percorsa da una corrente; la sentirete carica e formicolante. Magari comincerà a vibrare o a tremare leggermente.
Se provate queste sensazioni vi accorgerete di aver diretto sulla mano una corrente di eccitazione e di energia. Ecco quindi che la mente può dirigere l’attenzione sia verso l’interno che verso l’esterno, sul corpo e sugli oggetti.
L’azione terapeutica che si propone l’analisi bioenergetica associando il lavoro sul corpo con quello sulla mente è di aiutare le persone a risolvere i propri disagi emotivi e comportamentali e aumentare il proprio potenziale energetico al fine di utilizzarlo in direzione del piacere e dell’espressione di se stessi. Un principio base dell’Analisi Bioenergetica è che il corpo e la mente funzionalmente sono identici: quello che avviene nella mente riflette ciò che sta accadendo nel corpo e viceversa.
Cosa vuol dire ENERGIA?!
I processi energetici, cioè la produzione di ENERGIA attraverso la respirazione e il metabolismo, quindi la scarica d’energia nel movimento, sono le funzioni basilari della vita.
Il livello d’energia e la modalità con la quale è utilizzata, sono elementi indicativi del modo in cui ciascun individuo risponde alle diverse situazioni della vita e vi si adatta, agendo più o meno funzionalmente. Le tensioni muscolari che permangono dopo gli eventi stressanti della nostra vita, cronicizzandosi determinano le caratteristiche del nostro atteggiamento corporeo limitandone la motilità, l’auto-espressione e il livello energetico.
Ogni muscolo, mantenuto in uno stato di contrazione cronica, ha la funzione di bloccare un movimento, espressione questa, dell’emozione che non possiamo concederci di sentire oppure del fatto che non è gradito dagli altri che noi manifestiamo.
L’emozione trattenuta, sia essa tristezza, rabbia, paura etc., non è scomparsa, ma è solo congelata e rimane latente nell’espressione facciale e corporea della persona, che diventa vittima di uno stato emozionale costantemente insoddisfatto e fonte crescente di disagio psichico e fisico. Avere un’occasione per ridare vita, lentamente e dolcemente, a questi movimenti interrotti e al flusso d’energia congelato consente all’individuo di ricaricarsi d’energia e recuperare una parte motoria di se’, corporea, psichica ed emozionale, che sino ad ora aveva accantonato.
“Una casa senza nessuno che ci vive non è una casa, uno stile di vita senza un sé non è una persona, negare i propri sentimenti è assurdo perché equivale a negare se stessi”